Museo Mater
Progettazione del “Mater – il sistema museo della tecnologia agraria regionale ed il paese museo”, Loceri (OG)
Progetto vincitore del concorso di progettazione
Partendo dall’edificio esistente, uno degli obiettivi è stato quello di rinnovarne completamente l’immagine esterna e di creare uno spazio interno flessibile e accogliente, coerente con la proposta demoetnoantropologica del museo. Questo ha significato non solo trasformare l’esterno dell’edificio con un nuovo rivestimento in doghe microforate di leghe leggere, ma anche ripensare completamente l’accesso al museo, posizionandolo strategicamente vicino al foyer di ingresso e creando uno spazio urbano pubblico accogliente.
L’interno del museo è stato progettato per essere altrettanto flessibile ed esperienziale: l’atrio centrale funge da fulcro, collegando le sale espositive al mondo esterno delle aziende e degli spazi didattici rurali. Qui si trovano infopoint, biglietteria, area degustazione e promozione dei prodotti locali, oltre a uno spazio per una banca di sementi tipiche e storiche, contribuendo al recupero consapevole della biodiversità.
Le sale espositive sono state concepite per offrire una varietà di esperienze, dalla grande sala aperta a usi multipli, che può trasformarsi per ospitare conferenze e eventi culturali, alle sale espositive al piano superiore, che ospitano la collezione e offrono un’esperienza interattiva attraverso contenuti multimediali.
L’allestimento del museo si ispira al concetto del “muro cavo”, un tema presente nell’architettura tradizionale minore che è stato reinterpretato per creare una relazione di continuità con il passato. Le pareti interne del museo ospitano nicchie/vetrine che incorporano gli oggetti esposti, consentendo una scoperta sorprendente e interattiva del percorso museale.
Ma il focus va oltre l’esposizione statica degli oggetti. Il desiderio è quello di coinvolgere attivamente i visitatori nella narrazione del museo, offrendo esperienze multisensoriali e incoraggiandoli a condividere le proprie storie e conoscenze. Attraverso dispositivi interattivi e schermi touch, i visitatori possono approfondire i temi del museo e condividere le proprie esperienze, arricchendo così i contenuti del museo in modo collaborativo.
Dal punto di vista tecnico, c’è stata particolare attenzione al superamento delle barriere architettoniche, garantendo l’accessibilità, in modo tale che il museo si configuri come un’opportunità per preservare e valorizzare la ricca storia agraria della Sardegna, dando a tutti la possibilità di fruirne.
Date:
2024
Category:
Committente:
Unione dei Comuni Valle del Pardu e dei Tacchi Ogliastra MeridionaleProgettisti:
OPeA S.r.l. – STPArch. Michela Serra
Arch. Federico Aru
Consulenti:
Impianti: Ing. Alessia Cadoni, Ing. Sergio DerudaStrutture: Ing. Tomaso Deiana, Ing. Fabrizio Napoleone
Aspetti antropologici: Dott. Marcello Carlotti